Bit, Poesia

Plenilunio

Una tonda nota rimbalza
sul pentagramma dell’infinito.

E’ una goccia di luce
che sapora di silenzio.

In alto, la luna;
sotto, fitti,
boschi d’antenne.

Piegata come un fazzoletto,
dormo in un letto pieno
di fantasmi e ragnatele.

Indosso un fresco pigiama
d’insonnia; le ciabatte,
cani addormentati,
custodiscono sogni immorali.

Solo la luna conosce
il nostro segreto: i suoi bianchi
raggi, come mille pennelli,
scrivono il tuo nome su ogni
cosa che, in questo incanto, riposa.

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